Dopo un anno dal lancio del nuovo strumento, il Formind Observatory Consumer, analizziamo quelle che sono le performance del consumatore Ho.re.ca. nella prima parte del 2023.

Il primo trimestre del 23 vede i consumi in ripresa con un consumatore che recupera circa 12 punti in termini di atti di acquisto vs 22, la crescita è maggiore nell’aperitivo serale e nella cena. Continua la crescita dei prezzi con uno scontrino medio che nel trimestre cresce dell’1,26%, con punte più elevate nel pranzo e nella cena, confermando come la ristorazione sia il canale dove gli aumenti sono stati maggiormente elevati.

Cresce la numerica dei consumatori che ha frequentato il canale nel trimestre, ancora una volta l’aperitivo serale emerge come il momento di consumo maggiormente attrattivo. Una riflessione va fatta sulla pausa pranzo che nel trimestre perde consumatori vs l’anno precedente, questo nonostante una riduzione numerica degli smart worker, a cui però  fa da contraltare un  numero maggiore di giornate in smart. Questo dato richiede una considerazione, che se confermata nel prossimo periodo, farebbe emergere una minor propensione degli italiani verso il momento di consumo del pranzo, che è anche tra i più onerosi per il consumatore.

Quindi non solo smart ma anche rimodulazione….

Se guardiamo l’andamento della pausa pranzo nel mese di marzo tuttavia vediamo un’impennata degli atti che nel trimestre non emerge… segno che qualcosa si muove …. altra considerazione che esprime la rimodulazione posta attualmente in atto è la relativa staticità del momento di consumo della colazione e dell’aperitivo diurno che sia sul trimestre che nel mese di marzo viaggiano più lentamente rispetto agli altri momenti di consumo. Per la colazione va fatto un ulteriore inciso, infatti se la colazione al bancone soffre, quella al tavolo o nel break viaggia con maggior brio e soddisfazione anche in rapporto al valore dello scontrino. Gli atti di consumo sia pure in crescita 23 vs 22 si mantengono sia nel trimestre che nel mese di marzo in negativo rispetto al 19, con un mercato 23 vs 22 che cresce a valore netto di quasi 20 punti.

L’effetto mix risente della diversa tipologia di pv aperti nel 23 rispetto al trimestre 22 che, seppure in flessione, nel mese sul trimestre vale 3,44 punti. Nel confronto tra prezzi agli esercenti e al consumatore l’asticella supera i 17 punti e tutto l’aumento viene riversato al consumo.

Il valore del mercato cresce nel trimestre di quasi 21 punti con un picco del 31% proprio nel pranzo (probabile concausa della perdita di consumatori), viceversa l’aperitivo serale con il 25% di crescita a valore si conferma best performer, seguito dal mondo del notturno, e dalla cena, stabili colazione e aperitivo diurno.

Andando oltre la dashboard e calandoci nel dettaglio del level 1 e 2 del Formind Observatory Consumer, leggiamo nel trimestre una crescita dello scontrino medio, con picchi del 3,23% nell’aperitivo serale e del 2,97% nella cena. Nell’aperitivo serale i cluster 16-24 e 25-38 sono i top spender rispettivamente + 3,78% + 5,28%. Nella cena il cluster top spender è rappresentato dalla fascia 39-50 con +3,81%. Il cluster 51-65 è top spender nel pranzo con +3,66%. Il cluster 65-75 è abbastanza uniforme ma anche questo ha il suo picco di scontrino nell’aperitivo serale. Colazione e aperitivo diurno sono stabili vs lo scontrino e questo è un ulteriore segno della rimodulazione della domanda al consumo.

In termini di punti di consumo le pizzerie rallentano (portate) sul 22 di -1,22% ma crescono decisamente sul 19 di +26,80%. Bene gli altri p.v. vs il 22 ma ancora tutti in negativo vs il 19. Se si osserva con attenzione il bar +39,56% vs il 22 ma -35,87% vs il 19 si può scorgere un altro segnale di criticità sia vs un consumo ormai diverso sia verso un p.v. che se non evolve va incontro a maggiori difficoltà (dato confermato più avanti dal delta chiusure). Anche i pub come le pizzerie, seppur in misura minore, hanno recuperato sul 19 e realizzano una best performance anche in confronto al 22 (ulteriore conferma della rimodulazione in atto).

Infine nel confronto con la numerica dei p.v. 19, Formind rileva un – 6,62% dato puntuale dicembre 22 vs dicembre 19, vale a dire circa 24.000 p.v. in meno. Il segmento che perde di più è proprio quello dei bar -12,7% con circa 20.000 p.v. in meno.

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